Verso la fine del 1943, si presento nel convento un uomo di nazionalità non definita, che era disposto ad eseguire qualsiasi dipinto religioso in cambio di ospitalità. I frati gli commissionarono un Cristo in croce da eseguire sopra l’arco dell’altare. Eseguito il ponteggio il pittore incominciò il dipinto coprendolo sempre nel momento di riposo. Il 21 gennaio 1944, un giorno prima del bombardamento su Palestrina, il pittore abbandonò il convento facendo perdere le sue tracce. I frati preoccupati, ma anche insospettiti, per la prima volta entrarono della cella del pittore e trovarono una radio trasmittente e due canocchiali. Quest’uomo, dunque, era stato un informatore al servizio degli alleati e capirono che era stato lui a dare notizie sulla presenza dei soldati tedeschi in città. Ma la sorpresa fu ancora più grande quando i frati saliti sul ponteggio, tolsero il lenzuolo e trovarono un Cristo così brutto… ma così brutto che fu decisero di coprirlo con la tinteggiatuta.
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