«Dalla sera del 1 giugno 1944, le cannonate, che nei passati giorni si erano sempre più avvicinate, in arrivo o in partenza, nella parte di Artena e di Valmontone, cominciarono a farsi sentire anche in contrada Palme. Aumentando sempre più l’angoscia per gli ultimi decisivi avvenimenti. A dir la verità, fino a quel giorno, noi eravamo lusingati che gli anglo-americani sarebbero andati a Roma, passando solo per la Via Casilina. I colpi su Colle Palme, ci avevano ormai tolto ogni filo di speranza. Ormai, noi stessi eravamo sul punto di non poter più uscire dalla nostra casetta, senza correre il serio pericolo di ricevere qualche colpo o scheggia di mitraglie. Per tutto il dopo pranzo del 1 giugno, fino a notte inoltrata, i colpi di cannone verso Valmontone, in direzione della Casilina, a Nord, come a Sud-Est, furono così continui e così assordanti che credevamo proprio di impazzire. Ci fu detto che la truppa degli anglo-americani, dopo essersi fermata una trentina di ore nel Colle Cipolletta, giunse a Palme e si accampò nelle vicinanze della chiesola della SS. Trinità, la notte tra il venerdl e sabato 3 Giugno».
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